Giocando con Orlando con l'assolo di Stefano Accorsi. Recensione
- di Roberta CarotenutoIl 24 gennaio 2018 al Teatro delle Rose di Piano di Sorrento (NA) Stefano Accorsi ha emozionato e stupito il pubblico con la resa teatrale di una delle opere classiche della letteratura italiana, l'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, scritta e diretta da Marco Baliani. Sfida non facile, soprattutto per la complessità stessa del testo, tutto in rima, ma che l'attore ha saputo rendere, accompagnato da una scenografia spoglia ed essenziale, caratterizzata da un leggio, da alcune pedane e da enormi cavalli di vari colori che occupano lo sfondo del palco, creati da Mimmo Paladino. Stefano Accorsi si serve unicamente della sua voce e di gestualità quasi comiche, portando sulla scena un vero e proprio gioco che pare quasi improvvisato, alternando serietà e ironia. Egli impersona non solo il ruolo di narratore, ma anche di protagonista, trasformandosi in cavalieri, fanciulle, mostri, ognuno caratterizzato in modo diverso. La bravura di Accorsi sta nel mantenere dall'inizio alla fine della rappresentazione (che si svolge in un unico atto), la stessa carica e lo stesso pathos, rapendo lo spettatore e rendendolo pienamente partecipe degli eventi. Un modo moderno, originale e commovente di raccontare un grande classico, prestando attenzione al tema dell'amore, in particolare quello tra Orlando e Angelica e tra Bradamante e Ruggiero, capace di far compiere gesta eroiche quanto capace di far impazzire.
Giocando Con Orlando
Assolo
Tracce, memorie, letture da Orlando furioso di Ludovico Ariosto secondo Marco Baliani
adattamento teatrale e regia Marco Baliani
scene Mimmo Paladino
impianto scenico Daniele Spisa
costumi Alessandro Lai
disegno luci Luca Barbati
produzione Nuovo Teatro
in collaborazione con Fondazione Teatro della Pergola di Firenze