13 Marzo: Visite straordinarie al MU-Casa Museo Murolo
- di Nicola GarofanoNapoli si prepara a rendere omaggio a uno dei suoi più grandi artisti, Roberto Murolo, nel giorno del 22° anniversario della sua scomparsa. Giovedì 13 marzo 2025, dalle 18 alle 22, l'appuntamento è per l'apertura straordinaria del MU – Casa Museo Murolo, in via Cimarosa 25, nel quartiere Vomero. Il museo, nato dalla volontà della Fondazione Roberto Murolo e dell'associazione Napulitanata, si trasforma in un luogo di memoria viva e di profonda emozione per tutti i visitatori.
In questa serata speciale, saranno i giovani del servizio civile dell’associazione Napulitanata a condurre i visitatori attraverso i quattro ambienti del museo, ricchi di storia e arte. Un’esperienza unica, resa ancora più suggestiva dall’orario serale, e accompagnata dal suono dei 78 giri di Roberto Murolo, ascoltati attraverso un antico grammofono appartenente alla collezione di Nando Coppeto, storico produttore discografico dell’artista. Il biglietto d’ingresso comprende non solo la visita guidata, ma anche questa particolare esperienza d’ascolto, che farà rivivere l’atmosfera degli anni '40 e '50, quando il maestro incise alcune delle sue canzoni più celebri.
L’apertura straordinaria si inserisce a poco più di un mese dall'inaugurazione ufficiale del museo, avvenuta il 17 febbraio 2025. La Casa Museo Murolo è ora visitabile ogni fine settimana, con orari di apertura il venerdì e il sabato dalle 10:00 alle 18:00, e la domenica dalle 10:00 alle 13:30. Le visite sono possibili previa prenotazione, per garantire un'esperienza più intima e coinvolgente. Per informazioni e prenotazioni, gli interessati possono scrivere a info@casamuseomurolo.it o telefonare al 3317915092.
Il MU – Casa Museo Murolo non è solo un luogo fisico, ma un vero e proprio viaggio nella storia della musica napoletana e nella memoria culturale di una famiglia che ha rappresentato il cuore pulsante della tradizione musicale partenopea. La casa, che dal 1924 ha ospitato il poeta e drammaturgo Ernesto Murolo e suo figlio Roberto, è oggi un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono scoprire e approfondire il legame indissolubile tra Napoli e la sua musica. L’appartamento di 160 metri quadrati, situato al piano ammezzato di un palazzo nel quartiere Vomero, conserva intatte le caratteristiche originali: mobili ottocenteschi, suppellettili d’epoca e decorazioni che raccontano la storia di una famiglia che ha contribuito a definire l'identità culturale della città.
Nel corso degli anni, questi ambienti hanno visto il passaggio di grandi personalità della cultura napoletana, tra cui Salvatore Di Giacomo, i fratelli De Filippo, Libero Bovio, Totò, Raffaele Viviani e molti altri. La casa, dunque, è stata testimone di incontri, dibattiti e creazioni artistiche che hanno segnato la storia della canzone e del teatro napoletano. Una testimonianza di ciò è conservata in una vasta collezione di manoscritti originali, lettere autografe, oggetti d’epoca, dischi a 78 giri, fotografie, premi e riconoscimenti che rendono la casa un autentico scrigno di storia.
L’inaugurazione del Mu è stata un evento che ha visto la partecipazione del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che ha sottolineato l’importanza di questo progetto per la città. «Roberto Murolo è stato uno dei più grandi interpreti di un patrimonio straordinario. Napoli, città della musica, continua a celebrare e custodire la sua tradizione anche con iniziative come questa», ha dichiarato il sindaco, evidenziando come la canzone napoletana sia viva e vibrante, come dimostra anche il recente successo della musica napoletana al Festival di Sanremo.
L’assessora al Turismo, Teresa Armato, ha aggiunto: «Questa Casa Museo è un tassello fondamentale per la promozione della nostra identità culturale e musicale. La canzone napoletana è un patrimonio mondiale, e con questa iniziativa offriamo ai visitatori un’esperienza unica, che si distacca dalle tradizionali mete turistiche, portando i turisti a scoprire una Napoli più nascosta ma ricca di storia e tradizione».
Mario Coppeto, presidente della Fondazione Roberto Murolo, ha sottolineato come la Casa Museo voglia essere un punto di riferimento non solo per i turisti, ma anche per i giovani e gli appassionati di musica, con attività formative, visite guidate e concerti. «Il nostro obiettivo è che questa casa, un luogo simbolo della musica napoletana, diventi anche un centro di formazione, un laboratorio di idee e di creazione musicale per le nuove generazioni».
In un contesto più ampio, l’apertura del MU rappresenta una valorizzazione della città di Napoli come capitale della musica e della cultura, un'occasione unica per immergersi nella storia e nell’arte che hanno reso il capoluogo partenopeo famoso in tutto il mondo. Il Mu non è solo una casa museo, ma un laboratorio vivo che respira, che si apre alla città e al mondo, custodendo la memoria di un’artista che ha saputo raccontare con la sua musica le emozioni e la vita di Napoli.