“New Amsterdam” in prima tv assoluta su canale 5 la serie medical più vista d’America
- di RedazioneDebutta da stasera in prima visione assoluta su Canale 5 “New Amsterdam”, il nuovo medical drama targato NBC campione d’ascolti della stagione televisiva americana 2018. Un mix di adrenalina ed emozioni che ha subito conquistato il pubblico: il primo episodio è stato seguito da oltre 8 milioni di telespettatori.
“New Amsterdam” si ispira alla storia del Bellevue Hospital di New York City, il più antico ospedale pubblico d'America, e a TwelvePatients: Life and Death at Bellevue Hospital, il libro scritto dall’ex direttore sanitario Eric Manheimer, coinvolto nella realizzazione della serie come autore e produttore.
Proprio su di lui è stato scritto il personaggio del dottor Max Goodwin, interpretato da Ryan Eggold, il protagonista della serie. La narrazione ruota intorno a lui, nuovo direttore sanitario dell’ospedale che ha l’obiettivo di riformare e migliorare il sistema ospedaliero, a tratti corrotto, affinché i pazienti possano accedere più facilmente al servizio.
Il dottor Goodwin non accetta un “no” come risposta e non si ferma davanti a nulla per rimettere in sesto una struttura a corto di fondi e di personale, conosciuta come l’unica al mondo in grado di curare, allo stesso modo, malati di Ebola, prigionieri del carcere di Rikers Island e il Presidente degli Stati Uniti d’America.
“Come posso aiutare?” è il mantra del dottor Goodwin. Una domanda che sia i medici che il personale di servizio hanno già sentito prima che arrivasse, ma che da questo momento avrà un nuovo significato. Ma Goodwin vuole sconvolgere lo stato attuale nel quale versa l’ospedale e dimostrare che non si fermerà davanti a nulla per infondere nuova vita al New Amsterdam Medical Center.
Appena arrivato, infatti, il personale medico è soggetto a molti cambiamenti e non tutti sono predisposti a modificare la routine e l’approccio alla professione, soprattutto i più anziani. Questo sarà causa di scontri e incomprensioni che porteranno a prendere anche decisioni drastiche da parte del nuovo direttore dell’ospedale.
Durante il racconto, il dottor Goodwin sarà messo a dura prova da una terribile notizia: gli viene diagnosticatoun cancro. Una sfida difficile che stravolgerà la sua vita, paziente e medico allo stesso tempo, ma anche quella del suo staff.
“New Amsterdam” è diverso dai medicaldrama già trasmessi. È una serie di denuncia, dove i medici protagonisti provano, con i mezzi a loro disposizione, a cambiare il sistema ospedaliero americano.Non importa il proprio tornaconto personale, sono infatti consapevoli che il loro lavoro fornisce il miglior aiuto possibile a tutti i cittadini di New York.
I critici americani hanno elogiato la serie definendo l’approccio del protagonistaaudace e anticonformista in quanto le vicende raccontate si connettono a quel sentimento di rabbia che tantissimi cittadini, soprattutto dopo l’elezione del presidente Trump e il suo rimettere in discussione la riforma sanitaria dell’ex presidente Obama, nutrono nei confronti dei cosiddetti ‘poteri forti’.
Lo sceneggiatore David Schulner ha spiegato che questa serie nasce da una semplice riflessione: «Due anni fa, durante le elezioni presidenziali, l'intero Paese parlava di assistenza sanitaria. Era una conversazione appassionata, disordinata, intelligente ed emotiva. Ho pensato: “Perché dovrei scrivere di qualsiasi altra cosa, quando questo è quello che interessa alla Nazione?”».
Quando legge per la prima volta “Twelve Patients: Life and Death at Bellevue Hospital”, il libro che racchiude le memorie del dottor Eric Manheimer, capisce che quella era «Una speranza che mancava a tutte quelle conversazioni appassionate, intelligenti, disordinate e polemiche perché c’era qualcuno al centro che stava cercando di sistemare il sistema».
Un giorno, mentre era seduto in un bar a scrivere il pilot di “New Amsterdam”, Schulner è stato avvicinato da uno dei chirurghi dell’ospedale Bellevenue.
Il medico gli ha fatto capire ciò che per lui significa il Bellevue: «Voglio che tu sappia che se succede qualcosa a me, mia moglie sa di portarmi a Bellevue. Solo li. In nessuno dei lussuosi ospedali privati in cui potrei andare facilmente, ma al Bellevue».
Peter Horton (“Grey's Anatomy”), produttore esecutivo, non era convinto. «Ho detto no» - ricorda ridendo- «Ho già diretto il pilot di “Grey's Anatomy”, l'ho prodotto per tre anni. Ho finito con le serie drammatiche medical». Poi David Schulner mi ha convinto che questa era una storia che doveva essere raccontata: «Ti ricordi la serie “The West Wing”? Quella serie ha creato un'intera generazione di scrittori e politici ... Ora noi speriamo di poter portare la gente alla medicina per le giuste ragioni».
E aggiunge: «Possiamo fare una serie che non riguarda chi dorme con chi e qual è l'ultimo strano caso medico della settimana. Questa è stata l'occasione per parlare delle questioni più importanti nel Paese attraverso una serie tv».
Virgolettati da “Etertainment Weekly – 25 settembre 2018: “New Amsterdam bosses talk creating a medical drama rooted in 'hopefulness'
Eric Manheimer, autore del libro da cui è tratta la serie: «Sono uno degli autori e tra i produttori. Ogni giorno offro opinioni su molte questioni mediche»
La serie è tratta dal libro “Twelve Patients: Life and Death at Bellevue Hospital” del dottor Eric Manheimer, che per 15 anni è stato direttore sanitario del Bellevue di New York City.
Pubblicato nel 2012, si presenta come insieme di memorie attraverso il racconto della storia vera di 11 pazienti, uno dei quali è lo stesso dottor Manheimer, al quale viene diagnosticato un cancro. È una vera e propria denuncia nei confronti del sistema sanitario, corrotto e poco attento alle esigenze dei pazienti. Proprio attraverso le esigenze di questi 11 malati, l’autore trova il pretesto per affrontare temi come politica, cultura, società, dolore e soprattutto speranza.
L’autore spiega: «Per capire i pazienti e da dove provengono, hai bisogno di una lente più ampia: non puoi incontrali in un ufficio clinico. Devi sapere cosa sta succedendo nelle loro vite».
Un grande successo che arriva alle porte di Hollywood: «Un giorno ricevetti una chiamata dal mio agente letterario, che disse: "Eric, alcune reti televisive sono interessate a comperare il tuo libro. Erano 4, ma ho scelto la NBC perché mi sembrano il network più indicato per raccontare la storia che volevo includesse determinati temi sociali e storie mediche interessanti»
Una sinergia che ha portato Eric a entrare a pieno titolo nel progetto: «Sono uno degli autori e tra i produttori di “New Amsterdam”. Ogni giorno durate la fase di scrittura e mentre giriamo offro le mie opinioni e pensieri su molte questioni mediche».
Per la serie è stato scelto un cast di primo piano: Ryan Eggold, Freema Agyeman, Tyler Labine, Anupam Kher, Jocko Sims e Janet Montgomery. Ogni attore è riuscito adentrare nella testa e nel cuore del personaggio dando vita a interpretazioni uniche.
Ryan Eggold è il dottor Max Goodwin, il nuovo direttore medico dell’ospedale.Un medico dall'approccio anticonformista che lotta per impedire alla burocrazia di interferire con la cura del paziente, determinato a riportare l'ospedale al suo vecchio splendore attraverso terapie innovative ed eccezionali.
“Credo fortemente che lo spirito del mio personaggio, il Dr.Goodwin, possa essere applicato a qualsiasi istituzione. Lui vuole aiutare tutti, si domanda dove stiamo fallendo, cosa e come possiamo migliorare. Goodwin è universale”.
Freema Agyeman interpreta la dottoressa Helen Sharpe, un’oncologa più interessata alla carriera televisiva e al tenere convegni piuttosto che stare in ospedale a diretto contatto con i pazienti e che dovrà scontrarsi con la nuova linea dettata dal dottor Goodwin.
“Per interpretare il ruolo della dott.ssa Helen ho partecipato a un incontro con un oncologo. È stata una conversazione emozionante, ho capito che i medici tutti i giorni svolgono un lavoro davvero difficile. Non sono robot, ma provano dei sentimenti e piangono. Ho una totale e profonda ammirazione per loro e ho imparato molto da questo personaggio”.
Tyler Labine interpreta il dottorIggyFrome, uno psichiatra infantile che ama pensare fuori dagli schemi ma che viene costantemente schiacciato dal sistema ospedaliero.
“Parte della magia della serie sta innegabilmente nel fatto che i luoghi sono realmente reali e i protagonisti esistono davvero e lavorano tutti i giorni all'interno di quelle mura ospedaliere. Noi siamo fortunati perché entriamo dentro questi luoghi per denunciare le ingiustizie attraverso la televisione”.
Anupam Kher interpreta il dottor Vijay Kapoor, un medico scrupoloso ed empatico. Vuole garantire le migliori cure per i suoi pazienti non solo dal punto di vista fisico ma anche mentale.
“I principali fattori che mi hanno spinto ad accettare sono stati lo straordinario cast, l'importante contenuto della narrazione e soprattutto il carattere del personaggio che interpreto, il Dr. Kapoor, che mi permette di osservare le situazioni da diversi punti di vista”.
Jocko Sims interpreta il Dottor Floyd Reynolds, è il capo del reparto di cardiochirurgia. Con l’arrivo del dottor Goodwin la sua carriera sarà messa in pericolo, a causa delle diverse visioni della professione medica dei due, ma riusciranno a trovare un punto di equilibro.
“Sono state realizzate tante serie tv dedicate al medical ma New Amsterdam è diversa. Ci concentriamo sulla cura e i sentimenti del paziente, e questo credo piacerà al pubblico”.
Janet Montgomery interpreta la Dottoressa Lauren Bloom, il capo del Pronto Soccorso dell’ospedale. Si scontra spesso con realtà difficili ma grazie alla sua energia affronta ogni situazione con la massima determinazione.
“Quando ho ricevuto la sceneggiatura non ero sicura di accettare un ruolo in un medical ma procedendo con la lettura e facendo delle ricerche su Eric Mannheimer sono emersi importanti aspetti politico e sociali sull' assistenza sanitaria che credo valga la pena raccontare”.
Curiosità:
Il “Bellevue Hospital”, l'ospedale che ha ispirato “New Amsterdam” ha una ricca storia:
• È stato fondato nel 1766 da un gruppo di dottori determinati a fornire cure mediche accessibili a tutti.
• Ha ospitato il primo reparto di maternità al mondo.
• È stato il primo ospedale pubblico in America dove ogni paziente è benvenuto indipendentemente dallasua condizione economica.
• È stato l’unico ospedale della città di New York a servire il presidente degli Stati Uniti d’America e gli ambasciatori delle Nazioni Unite.
• Possiede un reparto penitenziario, l'unico della città attrezzato per curare i prigionieri dall'isola di Rikers.
• Al suo interno è presente un tribunale distrettuale per gestire rapidamente le questioni legali relative ai bisogni dei pazienti.
• Dottori e pazienti possono usufruire alla stessa maniera di una biblioteca medica.
• I bambini ricoverati hanno la possibilità di continuare i loro studi durante i trattamenti medici perché è presente una scuola pubblica.