"B come Sabato" Gabriele Corsi conduce il nuovo programma del sabato pomeridiano di Rai2 - Intervista
- di Nicola GarofanoDopo il grande successo di Reazione a catena, Gabriele Corsi sarà il conduttore, insieme con Andrea Delogu, del nuovo programma del sabato pomeridiano, B come Sabato, su Rai2 e Rai radio2, con Marco Marzocchi e la partecipazione di Gigi e Ross, al via da oggi 15 settembre tutti i sabati alle 13,30, in diretta dalla sede Rai di Napoli, per la regia di Cristiano D’Alisera. Si racconteranno dei luoghi e degli incontri del campionato di calcio di serie B, e anche degli anticipi di serie A, il pretesto è di riscoprire la provincia italiana attraverso gli inviati che, oltre a seguire l’evento sportivo in diretta dalla tribuna, racconteranno la loro esperienza nella città che li ospita, la gente e le tradizioni. Non si parlerà solo di calcio, ma anche di quelle discipline sportive poco conosciute dal tiro con la fionda al Braccio di ferro.
Da un grande successo come “Reazione a Catena” come prevedi andrà questo nuovo programma, B come Sabato?
«Secondo me è sbagliato porsi un obiettivo di ascolti, chiaramente la rete ha delle aspettative ed è giusto che sia così. Penso che l'obiettivo sia esattamente fare quello che ho sempre fatto, divertirmi, cercare di mettere me stesso, il mio cuore, la mia persona a disposizione della gente a casa. Se riusciamo ad accompagnare con tre ore chi è a casa, in un pomeriggio tranquillo come se t’invitassi a casa mia, ti siedi sul mio divano e ti offro una cosa da bere, abbiamo raggiunto l'obiettivo. Vogliamo fare un programma bello e dare visibilità a tanti sportivi, di cui siamo molto orgogliosi solo quando vincono le medaglie e poi magari tutto il resto dell'anno ce li dimentichiamo o se non vincono le medaglie, ce li dimentichiamo. Parleremo di tante piazze importanti di serie B, città enormi che quest’anno hanno le loro squadre lì. Noi siamo noi e speriamo ci seguono e speriamo ci vogliono bene.»
Darete spazio a discipline che di solito se ne parla poco o niente in tv…
«Ora stiamo vivendo con la Nazionale di calcio un periodo molto oscuro, invece, siamo campioni europei di Beach Soccer. Tu hai visto qualche intervista? Noi avremo due dei calciatori della Nazionale di Beach Soccer che si è appena laureata campione d'Europa. Abbiamo un campione di sci nautico che è dodici anni che vince il titolo mondiale e vive in Florida ed è anche bello portarli qui. Sono persone che tutto l'anno veramente faticano, per poi giocarsi il risultato in dieci secondi. Siamo la Rai e un po’ di visibilità dobbiamo darla a questi nostri campioni.»
Quanto della vostra follia metterete e che limiti avrete?
«Il limite è non avere limiti. Il limite è il buon gusto, chiedere il permesso alla gente a casa di entrare e se lo fanno, ci accomodiamo sul divano, giochiamo con loro e passiamo un sabato pomeriggio insieme con loro, ancora fa caldo, quindi, qualcuno ha ancora voglia di uscire, però tra un poco il tempo forse cambierà e saremo di compagnia. Io ho due figli e faccio sempre dei programmi che mi piacerebbe guardassero i miei figli e sono orgoglioso di fargli vedere, questo è l’obiettivo. Siamo noi, c’è Andrea Delogu il volto femminile che fa un tipo di televisione di un certo spessore, Gigi e Ross un grande livello di comicità, c’è Marco Marzocchi per lo sport, diciamo che sulla carta la squadra è vincente, l'unico elemento che guasta sono io.»
Ritornerà Boss in incognito? Una trasmissione che è andata benissimo…
«Lo spero veramente, faremo tutte le valutazioni tra poco.»
Una trasmissione tra l’altro che emoziona tantissimo…
«Ho pianto come un vitello. Più invecchio e più piango. Mia moglie non mi vuole più portare al cinema, perché dice che facciamo delle figure tremende, per qualsiasi cosa ogni volta piango con dei lacrimoni. Ora vedo solo commedie americane e commediacce.»
Questo è il secondo programma che conduci a Napoli, dopo Reazione a Catena…
«Quando sono venuto qua e credo di interpretare il pensiero dei molti miei nuovi amici, la gente diceva: ma questo chi è? Ed io ho fatto quello che qua, come si dice a Napoli: “So trasuto ‘e sicco e m’aggio mise ‘e chiatto” (cioè di chi inizia timidamente e poi si prende il dito con tutta la mano). Quando sono tornato e mi sono ritrovato la foto nel corridoio, mi sono sentito un po' a casa e mi sono anche molto commosso. Rai2 mi ha portato bene, anzi benissimo stare qui mi fa sentire molto, molto sicuro, tranquillo perché conosco la professionalità e i dati d'ascolto di Reazione a catena è una vittoria di un grande gruppo di lavoro, di autori, di tecnici, della Rai tutta.»
E come vivi l’ambiente napoletano?
«Napoli mi ha riportato a una serie di valori veri. Reazione a Catena ha accompagnato talmente tanto le persone, magari sole durante l'estate, che è una cosa cui non avevo pensato. Stamattina un signore mi ha mandato una foto della mamma, dicendomi che lei apparecchiava per me tutte le sere. E ciò mi ha molto commosso, anche ora che lo sto raccontando.»