Toquinho: festeggerà 50 anni di successi al Sant'Elmo Estate 2018
- di Maria BattagliaSi avvicina la data dell’ultimo evento dell’Undicesima Edizione del Sant’Elmo Estate 2018, il 26 luglio alle ore 21,30 il celebre cantautore Toquinho festeggerà a Napoli i suoi 50 anni di carriera.
Il recital vuole essere un omaggio alla musica brasiliana e un tributo di riconoscenza a quanti hanno lavorato con lui condividendone ideali, musica e poesia.
Antonio Pecci Filho nasce a São Paulo nel 1946 e il suo cognome tradisce origini italiane (il nonno paterno era molisano e la nonna paterna calabrese, i nonni materni mantovani).
Il vezzeggiativo Toquinho gli fu dato dalla madre e oggi da tutti i fan sparsi per il mondo.
Inizia a suonare la chitarra giovanissimo sotto la sapiente guida del maestro Paulinho Nogueira, ma i due incontri decisivi per la sua formazione, non solo musicale, sono quelli con Chico Barque de Hollanda e Vinicius de Moraes, dei suoi 77 album pubblicati, ben 16 sono frutto della collaborazione con questo grandissimo poeta brasiliano.
Negli anni Settanta viene nel nostro Paese a causa delle pesanti restrizioni alla libertà di espressione dettate da un colpo di Stato militare. Proprio in Italia, considerata la sua seconda patria, diventa popolare suonando nel disco “La vita, amico, è l’arte dell’incontro” realizzato con Sergio Endrigo, Vinicio de Moraes e Giuseppe Ungaretti.
Inizia collaborazioni con Sergio Bardotti, Ennio Morricone (Per un pugno di samba) e la cantante Ornella Vanoni che porta al successo un suo brano: “La voglia, la pazzia, l’incoscienza, l’allegria”.
Il 14 aprile 2018, nel corso di una cerimonia tenutasi all’Ambasciata d’Italia a Brasilia, è stato insignito dell’onorificenza di “GRANDE UFFICIALE DELL’ORDINE DELLA STELLA D’ITALIA” per il merito di promuovere rapporti di amicizia e culturali tra Italia e Brasile.
Ma perché festeggiare proprio a Napoli questo importante traguardo? I motivi sono tanti.
Negli anni ’90 Toquinho ha inciso una versione strumentale del celeberrimo brano “Anema e Core” e una reinterpretazione cantata di “Comme Facette Mammeta” per la colonna sonora della nota telenovela “Terra Nostra” e inoltre inciso la canzone “Tutta ‘n ‘ata storia” di Pino Daniele.
Il motivo principale però risiede nella “saudade“ di Tom Jobim che costituisce l’anima della bossa nova e della magia degli afro-sambas. A Napoli tale vocabolo si traduce con il termine “appucundria”, un misto di malinconia e nostalgia per ciò che si è avuto e non si possiede più e una sorta di timore per quello che ci riserva il futuro.
E quale cantautore napoletano ha scritto un brano con tale titolo? Pino Daniele, nel suo terzo album “Nero a metà”del 1980.
Sono motivi sufficienti? Certamente si!
Il pubblico partenopeo saprà contraccambiare l’affetto di Toquinho per la nostra città tributandogli calorosi applausi sotto un cielo “pezzato di stelle” e una “luna rossa” di passione.