Mahmood vince la 69ª edizione del Festival di Sanremo con “Soldi”. Le prime dichiarazioni dopo la vittoria
- di Nicola GarofanoMahmood sorprende il pubblico dell’Ariston, per la sua vittoria con il brano Soldi alla 69ª edizione del Festival di Sanremo. Dopo il Disco di Platino di “Nero Bali”, scritta con Dario Faini per Elodie e Michele Bravi, è uscito il suo primo EP, “Gioventù bruciata”, per Island Records, e il primo marzo uscirà la riedizione con l’aggiunta di altri brani inediti, fra cui Soldi.
Il giovane cantautore italo egiziano, nato e cresciuto nella periferia di Milano, sviluppa nei brani prodotti da Ceri, MUUT e Katoo, tutto il suo sound urban, in un lavoro che racchiude temi intimi e universali.
Dopo la vittoria a Sanremo Giovani è passato di diritto tra i big di Sanremo. E di diritto deve scegliere se andare all’Eurovision: «Ma certo, sto già là!» risponde Mahmood.
«Da quando ho vinto Sanremo Giovani - racconta Mahmood - subito dopo ho lavorato sulla canzone Soldi, in realtà, nei provini dei giovani dovevi già avere il secondo brano come scelta, in un eventuale caso passassi nei big. Soldi era ancora sottoforma di provino fatto da me Dardust, ovvero Dario Faini, che ringrazio immensamente, perché è uno dei due produttori del brano. Successivamente è entrato Charlie Charles, serviva quella modernità in più che lui ha dato al pezzo, infatti, in quel periodo, io ho continuato a lavorare al pezzo. Ho registrato le voci definitive e abbiamo capito l’andamento del pezzo e in più stavo scrivendo altri pezzi, per il mio primo album che uscirà il primo marzo uscirà “Gioventù bruciata”.»
Sulla polemica dei migranti scatenata da Baglioni alla vigilia del Festival, Mahmood risponde:
«Io sono un ragazzo italiano nato e cresciuto a Milano, non mi sento tirato in causa in questa polemica. Nel mio brano ho semplicemente messo una frase araba, un ricordo della mia infanzia. Io sono nato da madre sarda e padre egiziano, però sono italiano al 100%.»
E a chi gli chiede che il merito della sua vittoria è anche dovuto al sound rap…
«Certo, sono fan della musica moderna, ho ascolti misti, dalla trap all’indie, al cantautorato, alla musica internazionale americana rap, mi sono lasciato un po’ contaminare, però non saprei dire se appartengo a quel genere lì, perché le mie influenze sono abbastanza miste. Ogni volta che mi chiedono: Che genere fai? Rispondo: “Morocco pop”, ho molte influenze arabe, dovuto ad ascolti passati, io sono fan di tutto e di niente.»
Alessandro Mahmoud, in arte Mahmood, è nato a Milano nel 1992 da madre italiana e padre egiziano.
Nel 2016 ha partecipato alla sezione giovani del Festival di Sanremo con il suo brano Dimentica.Il suo 2017 è caratterizzato da due importanti collaborazioni: la prima con Fabri Fibra, con cui scrive e duetta nel brano Luna prodotto da Marz e pubblicato in Fenomeno - Masterchef EP; la seconda è con Michele Bravi, con cui scrive Presi Male, pezzo contenuto nella riedizione dell’album Anime di Carta.Nello stesso anno sono usciti i due singoli Uramaki e Pesos, presentato al Wind Summer Festival.Nel 2018 è autore del brano Sobrio (feat. Elodie) contenuto nell’ultimo album di Guè Pequeno dal titolo “Sinatra”.