«Credo che le canzoni valgano più di tante parole». Parola di Laura Pergolizzi, ovvero LP. Recensione
- di Maria BattagliaStrepitoso concerto ieri al Fabrique di Milano di Laura Pergolizzi ovvero LP, unica data in Italia.
Al suo attivo 5 album in studio, una serie di concerti sold out in America e in Europa, lo scrivere musica per artisti del calibro di Christina Aguilera, Rihanna, Rita Ora e Cher ne hanno decretato la fama che è cresciuta quanto più l’artista, statunitense ma di origini italiane, ha saputo leggere in se stessa trovando ispirazione.
Il successo di un artista si misura da tante variabili: numero di dischi venduti, premi e riconoscimenti, live sold out, collaborazioni con artisti prestigiosi. Il successo di LP, oltre a ciò, si basa sull’affetto e il calore dei fan, sulla trepidazione con la quale essi attendono il suo arrivo sul palco, sulle urla di gioia alla sua vista, sul conoscere a memoria tutti i suoi brani.
LP è consapevole di aver intessuto un rapporto speciale con i suoi fan fatto di sguardi, ammiccamenti, sorrisi. L’amore e l’apprezzamento di coloro che la seguono si riversano come un fiume in piena sul suo corpo minuto da folletto che sale sul palco con una grinta insperata e una voce potentissima che attraversa, senza trovare ostacoli, la mente ed il cuore.
È il live la dimensione ottimale per gradire le sue canzoni che sono figlie della migliore tradizione cantautoriale americana.
Le note altissime e il suo fischio inconfondibile attraversano il palco dopo essere usciti dal suo corpo, dalla sua gola, dai suoi riccioli scomposti e ribelli, dalle sue mani inanellate che si protendono verso i fan per catturare complicità, fiducia, affetto. Le canzoni prendono vita e insieme a esse le storie di amori tormentati e finiti, nei quali però, palpitano ancora ricordi ed emozioni.
Impossibile dire quale brano del nuovo album Heart to mouth sia più bello e coinvolgente. Sappiamo soltanto che li abbiamo cantati tutti insieme e che le nostre povere voci si sono mescolate con la sua, unica e appassionata.
LP ieri era in uno stato di grazia anche per la presenza discreta, dietro le quinte, della sua amata Loren.
L’ultimo brano “Lost on you” ha suggellato la fine di un concerto memorabile.
All’uscita dal Fabrique anche le stelle ci sembravano più luminose e il cielo notturno meno nuvoloso e scuro per una primavera calda che tarda a giungere.