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Michelangelo Tommaso a Napoli Città Libro per il contest “W il Made in Italy”. Intervista

Anche l’attore Michelangelo Tommaso è stato uno degli ospiti più ambiti della seconda edizione di Napoli Città Libro, durante l’incontro “W il Made in Italy”,  in cui sono stati proiettati i filmati vincitori del contest che hanno partecipato 
130  studenti napoletani degli Istituti scolastici IIS Siani di Napoli, IISS Europa di Pomigliano d'Arco e Caruso di Napoli che, grazie all’iniziativa del Gruppo Piccola Industria di Napoli organizzata nell'ambito del PMI DAY Confindustria dello scorso 16 novembre, hanno potuto visitare rispettivamente Le Gemme del Vesuvio, Sorì Italia e Varriale Pasticcerie, tre realtà produttive dell’industria agroalimentare napoletana e rilevarne, in video promozionali autoprodotti, le caratteristiche e peculiarità di tradizione, innovazione e qualità che fanno del comparto uno dei principali punti di forza del Made in Italy.

                      
In questi giorni Michelangelo Tommaso lo stiamo ammirando nell’ultima pubblicità della Danacol ed è uno degli attori più amati nella soap partenopea Un Posto al Sole, il suo desiderio è di ritornare a recitare in teatro.
Sei ospite di Napoli Città libro e interverrai nell’incontro sul contest “W il Made in Italy” cosa c'entri con tutto questo?
«Sono stato invitato chiaramente a visitare questa seconda edizione del Napoli Città libro e poi volevano parlare sul prodotto Made in Italy come “Un posto al sole” e anche della realtà degli spot pubblicitari all'interno del nostro paese. C’è stato un concorso in cui i ragazzi sono stati invitati a realizzare degli spot su determinate tematiche alimentari».
Siamo al salone del libro e viene naturale chiederti cosa leggi e cosa stai leggendo ora?
«Non leggo moltissimo, vorrei leggere molto di più, sono stato un lettore vorace quando ero più giovane. Purtroppo si è un po' rallentato il tutto, anche perché ho avuto una figlia tre anni e mezzo fa e, da quel momento, è stato molto difficile avere il tempo per leggere. Quest'anno, finalmente, sto finendo un romanzo, era dall'estate che non riuscivo a finirlo. Amo molto la letteratura classica, romanzi di stampo classico. Mi piace molto Sándor Márai, quest'estate ho letto Irène Némirovsky, insomma, tendo un po' alla letteratura tradizionale quella che mi prende nelle viscere. Adesso sto leggendo Francesco Piccolo, L'animale che mi porto dentro, un romanzo particolare, sono coinvolto, ma non ho capito ancora fino a che punto».

                      
Puoi anticiparci, invece, cosa succederà a Filippo Sartori, il tuo personaggio in “Un Posto al Sole”? 
«Il mio personaggio sta per vivere una grandissima avventura, e sta per succedere qualcosa di molto grosso. È una storia anche ambientata fuori dall'Italia e succederanno cose un po' ispirate alle grandi serie americane, ovviamente, noi le facciamo Made in Italy. Ci siamo divertiti tantissimo nel registrare queste scene, ci saranno sparatorie, cose strane, di tutto, il mio personaggio sarà messo in una condizione mai vista. La cosa pazzesca  di “Un Posto al Sole” è che, dopo 23 anni, può succedere ancora qualunque cosa, tipo sparatorie, rapimenti e non aggiungo altro».