Diario della terza giornata di “Napoli Città Libro” al Castel Sant’Elmo 4-7 aprile 2019.
- di Maria BattagliaNoi di The Cloves Magazine ci siamo resi conto di aver un po’ trascurato la Sezione Ragazzi del Salone del Libro e dell’Editoria e abbiamo subito provveduto partecipando a tre interessanti incontri.
Il primo ha riguardato un laboratorio di fumetto dal titolo Il grande disegno della natura con Paco Desiato, autore di Storie facili-La principessa Primula e Salvatore Ambrosino, Giulio Di Donna, Domenico Fulgione Equinozio Eventi e Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni.
Tale progetto punta ad incentivare il rispetto e la tutela dell’ambiente.
Il noto fumettista Paco Desiato ha realizzato una serie di storie aventi come protagonista la Principessa Primula che, aiutata dal gabbiano Jonathan e dall’uccello Martin, cerca di contrastare il fenomeno dello sversamento della plastica nei fiumi, nei laghi e nel mare.
I numerosi studenti intervenuti hanno dovuto disegnare brevi storie con la tecnica del fumetto aventi come tema l’inquinamento del pianeta Terra. I lavori migliori saranno pubblicati sulla pagina Facebook di Napoli Città Libro.
Il secondo evento si è tenuto nella Sala Rosa dei venti ed ha riguardato la XXXIII Edizione del Premio Elsa Morante. Quest’ anno le vincitrici sono: Chiara Nocchetti per il libro Vico Esclamativo ed. San Gennaro e Anna Copertino per il libro Un giorno per la memoria ed. Homo scrivens che si avvale delle prefazioni di Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione e dello scrittore Maurizio de Giovanni.
Il primo libro racconta le storie anche drammatiche di alcuni ragazzi del Rione Sanità, uno dei tanti quartieri a rischio della nostra città; il secondo è un’antologia di 28 racconti brevi dedicati, da altrettanti scrittori alle vittime innocenti della mafia.
Il terzo incontro al quale abbiamo partecipato, ha avuto come argomento il Cyberbullismo.
Secondo il rapporto Eu Kids Online, nel 2017 il 10% dei ragazzi è stato vittima di bullismo online o offline.
Il Generale di Corpo d’Armata Rosario Castellano, il Dirigente della Polizia Postale della Campania Daniele de Martino e la Dottoressa Maria de Luzenberger del Tribunale dei Minori di Napoli, ne hanno discusso con i ragazzi intervenuti stilando una sorta di manuale per un uso consapevole della rete.
Partendo dalla definizione di bullismo ne hanno sottolineato i caratteri persecutori che tendono a minare l’autostima delle persone. La forma più pericolosa è il cyber bullismo perché il bullizzante, attraverso internet , avverte un senso di impunità e può infierire sulla vittima prescelta senza confini di tempo di spazio. Gli esperti intervenuti hanno altresì sottolineato che tutto ciò che si “posta” non può più essere cancellato e diventa virale e pertanto bisogna stare molto attenti a non rivelare dati sensibili.
Foto di Maria Battaglia
Ma la vera e unica star della giornata è stato Renzo Arbore.
Acclamato dal numeroso pubblico presente nella Sala Rosa dei Venti ha parlato come un fiume in piena della canzone napoletana che ha estimatori in tutto il mondo.
Ricordi, personaggi, cantanti, canzoni sono stati l’argomento del suo intervento ricco di aneddoti.
Si è parlato di Roberto Murolo, Renato Carosone, Gegè Di Giacomo, Peter Van Wood, Caruso, Sergio Bruni, Totò e del jazz e della posteggia e delle sue tante trasmissioni radiofoniche e televisive.
Renzo Arbore è un’enciclopedia vivente della canzone italiana e napoletana.
Si resterebbe per ore ad ascoltarlo e anche a sentirlo cantare con la sua Orchestra italiana.
A lui si deve la riscoperta della canzone napoletana classica con arrangiamenti ”moderni” e sempre a lui si deve il ritorno in auge di uno strumento quasi dimenticato: il mandolino.
Il pubblico lo ha salutato con un’ovazione e ci auguriamo che i numerosi giovani presenti riscoprano la bellezza e la poesia dei testi e delle melodie napoletane.
Concludiamo con il programma relativo all’ultima giornata di Napoli Città Libro e con il pensiero sulla lettura da meditare:
«Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine». (Virginia Woolf)