Art & Photography

“Chagall sogno d’amore” presso la Basilica della Pietrasanta a Napoli fino all’8 settembre 2019.

“Nella vita, proprio come nella tavolozza dell’artista c’è un solo colore che dà senso alla vita e all’arte; è il colore dell’amore”. Marc Chagall

La basilica della Pietrasanta a Napoli, Piazzetta Pietrasanta 17-18 (angolo Via Tribunali) ha prorogato fino all’8 settembre la Mostra Chagall Sogno d’amore, data la grande affluenza di visitatori che si è registrata dalla sua inaugurazione.

La Mostra racconta la vita, le opere e il forte legame che unì il grande pittore russo a sua moglie Bella Rosenfeld, attraverso l’esposizione di 150 opere tra dipinti, disegni, acquerelli e incisioni che provengono anche da collezioni private e quindi di difficile fruizione al grande pubblico.

Curata da Dolores Duràn Ucar, è divisa in cinque sezioni in cui sono riassunti i temi cari a Chagall: Infanzia e tradizione russa, Sogni e fiabe, La Bibbia e il mondo sacro, Un pittore con le ali da poeta, L’amore sfida la forza di gravità.

Marc Chagall nacque a Vitebsk, in Bielorussia nel 1887 e morì a Saint Paul de Vence, in Francia nel 1985.

La pittura di Chagall non è riconducibile a nessuna corrente pittorica del Novecento in quanto le sue opere riproducono un immaginario onirico in cui è difficile discernere tra realtà e sogno.

            

Egli scrisse una preziosa autobiografia illustrata, intitolata La mia vita negli anni 1921-1922, tradotta in francese da sua moglie. In essa il pittore riporta i suoi ricordi infantili e il desiderio di diventare da adulto un artista.

Nella prima di copertina, Giovanni Arpino scrive:«L’anima di Chagall è un’anima belante, tanto mite quanto invincibile perché sfugge agli orrori,alle insidie, agli oltraggi… Chagall fa mistero comprensibile, crea una giostra di elementi che un bambino, un deficiente, un genio, un sofista, un bruto, un colto, un ignaro debbono accogliere. Chi non ama gli oggetti cari a Chagall? Anche il gatto dal volto umano diventa oggetto, per tacere dei violini, dei candelabri, dei tetti, dei fidanzatini che volano, i vasi di fiori, le barbe rabbiniche… Chagall ha tirato dai visceri il paradiso che gli apparteneva… Una casa coi tetti di legno a Vitebsk e una soffitta di Parigi sono il mondo intero, il massimo paradiso possibile tra il vero ed il sognato».

E nel catalogo della Mostra, la curatrice Dolores Duràn Ucar afferma:«Chagall ha costruito attraverso i suoi dipinti e i suoi scritti un mondo estremamente personale, uno spazio lirico, poetico e fantastico in cui tutto è possibile. I personaggi volano come se fossero uccelli, le slitte scivolano sulle nuvole, la musica dei violinisti risuona fra i tetti, i gatti hanno il volto umano, i galli si possono cavalcare, gli asini camminano sui tavoli e gli innamorati si accarezzano dolcemente sotto mazzi di fiori variopinti. Un mondo di sogni dai colori squillanti, di sfumature intense che danno vita a paesaggi popolati da personaggi, reali o immaginati, che si affollano nella fantasia dell’artista». Ma soprattutto la donna amata: Bella.

           

Chagall ricorda con queste parole il suo incanto quando la incontrò per la prima volta ad appena quattordici anni:«Il suo silenzio è il mio. I suoi occhi, i miei. É come se mi conoscesse da sempre, come se sapesse tutto della mia infanzia, del mio presente e del mio futuro, come se vegliasse su di me, conficcata nella mia anima, anche se è la prima volta che ci vediamo. Ho pensato che sarebbe diventata mia moglie. La sua carnagione pallida, i suoi occhi. Come sono grandi, tondi e neri! Sono i miei occhi, la mia anima”.

Noi di The Cloves Magazine speriamo con questo breve articolo di aver suscitato in voi lettori quella sana curiosità per visitare questa Mostra imperdibile!

Informazioni e prenotazioni

www.chagall.it T+39 081 1865941

 

Orari di apertura

Tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 20.00 (la biglietteria chiude un’ora prima)

Catalogo Arthemisia