‘o Curniciello napoletano per Alberto Fortis e il suo tour estivo

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Nei giorni scorsi il cantautore Alberto Fortis è stato a Napoli per presentare il suo nuovo doppio album 4Fortys (Azzurra Music) inevitabile che il calore di Napoli e dei napoletani lo ha travolto e gli è stato regalato ‘o curniciello, un piccolo corno napoletano portafortuna e che l’amuleto sia veramente di buon augurio e auspicio deve essere regalato e non acquistato per sé. The Cloves Magazine ha avuto la fortuna di intervistarloo e presto sarà on line la videointervista.

Domani, 04 luglio, parte il tour estivo di Alberto Fortis & la Milandony Melody, che si esibirà alle ore 22 allo Spirit de Milan.

Alberto Fortis autografa i suoi cd a un fan napoletano.

Con l’album 4Fortys si celebrano i 40 anni dall’uscita dell’omonimo disco d’esordio, Alberto Fortis, in cui c’è la rivisitazione e la reinvenzione del primo disco, affidata a una performance Piano&Voce Live in Studio che fa rivivere i momenti compositivi dei brani, le scintille di ispirazione che hanno dato inizio alla sua carriera. In aggiunta ci sono due bonus tracks, “Settembre” e “Wish I knew” un brano cantato in inglese composto con Steve Piccolo, con un testo davvero toccante. Ci sono anche 3 canzoni inedite, 3 hits totalmente rivisitate e riprodotte, intrigante sfida, a dimostrazione che 3 belle donne amano e hanno l’esigenza di vestirsi con abiti di oggi, anche per dimostrare che il tempo non intacca la loro anima, anzi può sorprenderla. Ci sono 3 canzoni live con la Milandony Melody Band, che testimoniano la forza del rapporto con il pubblico sovrano, quello che ti ha sempre seguito e conosce le tue metamorfosi, il rischio più pericoloso e vitale nelle scelte di un artista.

Un progetto che parte dal passato, dallo splendido bildungsroman che è il primo album, che ha lanciato la carriera di Fortis, un artista libero, nato nel pop, che ama il soul, l’r&b e lo sweet rap, ha probabilmente cantato il primo pop  gospel in Italia con “Settembre” e il primo pseudo rap in “PLASTIC Mexico”, ma ben piantato nel presente rivisitandolo con un approccio nuovo che racconta l’oggi e indica la strada per il futuro con i nuovi brani inediti e la potenza dei brani live «Non siamo siamo nati per stupire, siamo nati per essere Noi stessi nel modo più autentico possibile: e in questo Lavoro è questo che sono: sono il mio principio, il mio cammino e soprattutto la mia attualità, quella così difficile da farsi riconoscere, in particolare da chi non si apre a comprendere che la Bellezza è nel Nuovo che ha radici coerenti con il primo seme» aggiunge Fortis a questo proposito.

Sempre Fortis ci descrive come nasce questo progetto: «sono fiero delle scelte fatte nella produzione, condivisa con Franco Cristaldi, dove i colori alchemici di musica e parole mi permettono di vedere un Arcobaleno che fa nascere la sua curva nel mio Ieri e la fa atterrare in quanto sto facendo in questi giorni. È un lavoro pregno della volontà di urlare il bisogno e il coraggio di non fare mai finta: finta di scrivere, di dire, di credere, di niente: siamo tutti ladri di un fiore rubato a un ladro che ci sta a sentire e la cosa più bella da fare è di respirare il suo profumo e poi regalarlo. Questo lavoro è sostanzialmente realizzato a quattro mani con Franco Cristaldi, ma vede la partecipazione di Musicisti meravigliosi e amici, quali Amedeo Bianchi, Joe Damiani, Mauro Ottolini , Romeo Fortunato , Emanuele Chiappero, Mary Montesano: è suonato e contemporaneamente pensato visivamente , è fatto di suoni e di immagini, di storia e di stupore, in questo caso sì, nel vedere quanto quel magma portentoso delle note continui a regalarti territori insospettati e inesplorati, luoghi e tempi per ricreare nuove conoscenze della tua arte, fascino di nuove sonorità che nutrono un ingenuo e meraviglioso senso della vita, un fiume che si chiama realizzazione del sentire, un cavallo libero dalle limitanti e obsolete briglia delle “connotazioni industriali”