Giulia Oddi, Paolo Volpini e Leonardo Ceccarelli sono i K_mono. Intervista

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Dopo aver partecipato alle selezioni di X Factor e pronti a un fitto calendario di live in giro per l'Italia, si parte l'1 Novembre 2019 dall'Alcazar Live di Roma, i  K_mono,  Giulia Oddi (voce), Paolo Volpini (batteria) e Leonardo Ceccarelli (chitarra e synth), ci hanno presentato i loro ultimi progetti e si sono raccontati alle nostre pagine.

Crying in 2000 è il vostro inedito che avete da poco pubblicato, di cosa ci parla, qual è il messaggio che ci volete comunicare.  É una canzone nata da un momento di malinconia?

«Il testo illustra alcune immagini che rappresentano la mia adolescenza. Ero una bambina un po’ triste e malinconica. Credevo fortemente in futuro dispotico alla Blade Runner, dove piove sempre e le persone non sai se hanno veri sentimenti o sono solo androidi. Tutto ciò lo scrivevo nei miei “moleskine rossi”».

Cosa accade in una vostra notte d'estate, nella vostra "Summer Night"?

«Summer Night racconta dell’estate in cui, io e Paolo, ci siamo innamorati e in cui Paolo mi ha insegnato a guidare. Il testo dice che, nonostante alcune difficoltà iniziali, non cambierei nulla di quei momenti».

Avete recentemente pubblicato una cover, Skinny Love di Bon Iver, portandola nel vostro mondo, con il vostro stile. Perchè avete scelto questa canzone, cosa vi ha ispirato la scelta, c'è qualche parte del testo che maggiormente vi ha colpiti?

«Il testo di Skinny Love è di fatto una poesia. In realtà la scelta del brano è stata dettata da un fattore tecnico, dovevamo prepararci per le audition di XFactor così abbiamo preparato una rosa di cover da arrangiare e Skinny Love era tra queste. Avevamo già in mente, sin dall’inizio, come trasformarla e ci è piaciuto così tanto il risultato finale che abbiamo deciso di registrarla e farci un video».

Skinny love, infatti, è accompagnata da un video girato tutto in un'autorimessa, in un luogo chiuso, il giusto contrario del video girato da Bon Iver che è all'aperto circondato dalla natura: il sole, il mare, la neve gli alberi, anzi il vostro video inizia con Giulia che si allontana dall'uscita, da quello che c'è fuori. Qual è il motivo di questa vostra scelta  e che cosa avete voluto mettere in risalto?

«L’idea era di girare un video che ci rispecchiasse nel nostro ambiante e di fatto l’autorimessa è la nostra sala prove. Abbiamo preferito questa formula piuttosto che girare un video che raccontasse una storia, perché Bon Iver già l’aveva fatto. Il nostro arrangiamento incalzante, lo spazio chiuso, la camminata rappresentano più la forza che la malinconia di Bon Iver».

La canzone termina con tre domande: Who will love you? Who will fight? Who will fall far behind?. Nel vostro video si vede un punto interrogativo su una lampada spenta. Skinny love parla di un momento in cui tutto sembra destinato a fallire ma in realtà, forse, basterebbe accendere il proprio interruttore, basterebbe soltanto reagire emotivamente per risolvere questa sensazione di apparente fallimento? 

«Questa è una bellissima interpretazione, infatti, il punto interrogativo, in realtà, è un amo che noi gettiamo al pubblico, per riflettere, darci risposte, consigli, interpretazioni».

Ai Bootcamp di X Factor avete cantato Wicked Game di Chris Isaak. Sicuramente anche questa canzone l'avete trasportata nel vostro mondo trattandola con rispetto, non snaturandola ma arricchendola con le vostre sonorità. Come mai questa scelta, come con Skinny love avete trasformato una canzone "malinconica" adattandola al vostro stile? 

«Wicked Game è una canzone che fa parte della tradizione di cover trip-hop, dream pop e tutto quel mondo dove l’elettronica si fonde con gli strumenti acustici. Era un brano che conoscevamo molto bene, in tutte le sue versioni e sapevamo che era perfetto per la voce di Giulia».

Possiamo dire che la "malinconia" sia una vostra fonte di ispirazione, uno dei punti da cui partire per alcune delle vostre canzoni, forse perchè nei momenti di malinconia ci si avvicina di più al proprio io sensibile e, più in generale, c'è un fil rouge che lega le vostre canzoni?

«Per quanto riguarda i testi sì, i momenti di malinconia sono quelli in cui io sono più ispirata a scrivere. I momenti felici li vivo e basta, mentre sulle cose tristi ci rimugino e ci sguazzo e riesco a descriverli meglio. Diciamo che più che un fil rouge c’è una sorta di ordine cronologico in cui ho scritto i brani che rispecchiano quello che ho vissuto: brani che parlano di solitudine e delusioni fino ad arrivare a Summer Night, che, invece, rappresenta una svolta. Dopo questo brano, infatti, sono passata ad altre riflessioni, sul passato, l’infanzia e la famiglia, come il brano Crying in 2000 e altri brani che usciranno a breve».

Cosa pensate dei Talent, sicuramente garantiscono una grande visibilità, ma non si corre il rischio di avere solo un "successo" effimero?

«Sì, esattamente. Ammetto che avevamo timore di parteciparvi appunto per questo. Ma partecipare ad x Factor per noi è stato un atto di coraggio, la ricerca di conferme, la curiosità di sapere che riscontro avremmo avuto con il grande pubblico e anche un modo per arricchire la nostra esperienza come gruppo. Siamo riusciti ad affrontare insieme emozioni e situazioni del tutto nuove e questo ci ha resi più forti e consapevoli. Al di fuori delle emozioni tutto il contorno è effimero e fugace, appena esci dal riflettore, sei fuori dal giro. Speriamo di poter presto lavorare di nuovo con una troupe di tecnici fortissimi e una redazione super efficiente, quello si. Ma non all’interno di un talent».

Adesso quali sono i vostri progetti futuri e a cosa state lavorando?

«Ci sono molti brani che dobbiamo far uscire e anche qualche video clip in cantiere. Speriamo di iniziare a lavorare al più presto con un’etichetta che ci supporti. Ma intanto abbiamo già un calendario di live in giro per l’Italia. La prima data sarà a Roma il primo novembre all’Alcazar Live».

Mi piace abbinare la musica alla cucina, quindi, vi chiedo: se voi foste un piatto che piatto sareste e perché?

«Credo che saremmo un curry, ricco di spezie, un po’ piccante e profumato, che contamina tanti cibi. Un piatto che rimanda all’Oriente, alla via della Seta, a paesi lontani».

Crying in 2000:

https://www.youtube.com/watch?v=6befFRSdRq4&list=PLLoFafDCwwKctXnYlwNB3FHh-9TuipX24

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