Gigi & Ross insieme all’autore Oreste Ciccariello hanno presentato al Salone del Libro e dell’editoria Napoli Città Libro, il romanzo “La maledizione dell’acciaio” (Rogiosi editore), impreziosito dalla prefazione del magistrato Catello Maresca.
L’idea parte da una sceneggiatura di Gigi & Ross, era in previsione un film, però quando Oreste Ciccariello l’ha letta gli sembrava riduttivo lasciare questa storia solo in forma di dialogo, senza entrare nelle storie e nei pensieri dei personaggi e riprende la dolorose della storia di Napoli su Bagnoli e l’Italsider. Quartiere che negli anni ’30 era meta ambita del turismo d’élite e che oggi, dopo tanti plastici mostrati e mai diventati esecutivi, è sovrastato dalla presenza ingombrante e sterminata dell’Italsider, il mostro d’acciaio è ancora là.
«Scrivere una storia – racconta Oreste Ciccariello - che possa accendere di nuovo i riflettori sulla zona dell’Italsider, non è un romanzo di denuncia o trovate dati tecnici, numeri, di quante persone sono morte o come sono morte, no! È una bella storia di speranza, di forza di volontà, di voglia di combattere, di rivincita, quindi dare una n uova luce a un territorio molto spesso v iene dimenticato era il minimo che potessimo fare, non possiamo cambiare le cose, ovviamente, perché ci vorrebbe appunto un supereroe, però come ci dice Catello Maresca nella prefazione lo sappiamo bene che i supereroi non esistono, ma ognuno di noi, nel nostro piccolo, davanti a un problema non ci giriamo dall’altra parte, ma ammettiamo l’esistenza di quel problema e con le armi che abbiamo proviamo a combatterlo. Noi avevamo questa bella storia, una piccola arma e l’abbiamo attuata».
L’eterna lotta contro il male, contro il buio, contro l’arido è troppo spesso ad armi impari quando sei solo un pizzico di bene, una fioca lucina, un piccolo angolo di mare. Se il male, il buio e l’inferno vengono confinati all’interno di un enorme ecomostro d’acciaio e tu sei solo un piccolo uomo, la battaglia è già persa in partenza. Anche se resti inerme, però, non sopravvivi… il mostro ha troppa fame. Quindi vale la pena combattere.
Così fa Massimo Mancini quando decide di affrontare l’Italsider, l’avvelenato mostro di acciaio di Bagnoli che gli ha portato via il padre. Lo fa con le armi dell’uomo comune, studiando per laurearsi ed entrare nella commissione di bonifica dell’Italsider. Ma è proprio entrando nelle viscere del mostro che Massimo scoprirà segreti, complotti che mai avrebbe potuto immaginare. E poi la maledizione che gli cambierà la vita: l’acciaio avvelenato che gli entrerà fino a dentro facendolo sentire mai così vivo ma irrimediabilmente morto. La maledizione che gli darà, forse, la forza per combattere finalmente ad armi pari contro il mostro di acciaio che intanto ha generato tanti altri mostri fatti di carne e ossa.
In un susseguirsi di rivelazioni, colpi di scena, amicizie rovinate e amori mai finiti, e nella cornice di una straordinaria e maledetta Bagnoli, finalmente Massimo accenderà una luce accecante nel buio e sarà il mare che inonderà la terra arida, vincendo una battaglia di una guerra purtroppo ancora molto lunga, perché da qualche parte un altro mostro sta già oscurando ogni debole fonte di luce.