5000 paia di occhiali bianchi e 90 anni: Lina Wertmuller!
- di Maria BattagliaChi non ricorda lo sceneggiato televisivo “Il Giornalino di Gianburrasca” con una strepitosa Rita Pavone che cantava l’orecchiabile marcetta “Viva la pappa col pomodoro”? Chi non ricorda i volti straniti di Giancarlo Giannini e Mariangela Melato nel film cult “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”?
Dietro la macchina da presa lei: Lina Wertmuller, all’anagrafe Arcangela Felice Assunta Wertmuller von Elgg Spanol von Braueich che oggi compie 90 anni. Una donna testarda, dinamica, solare, amante della vita e poco interessata ai premi e ai riconoscimenti. Nella sua bellissima autobiografia intitolata “Tutto a posto e niente in ordine” edita da Mondadori nel 2012 spiega le ragioni della mancata assegnazione dell’Oscar per il suo film “Pasqualino sette bellezze” nel 1975, prima donna candidata come migliore regista.
«La macchina dell’organizzazione degli Oscar era talmente perfetta che la mia natura scugnizza mi fece venir voglia di creare un po’ di movimento. Nella poltrona assegnata a me feci sedere Lalla Kezich. Nel magico momento in cui venivo inquadrata in qualità di concorrente il mondo vedeva la moglie di Kezich! Forse proprio a causa di questo scherzo irriverente non mi assegnarono l’Oscar. Ma a me non me ne poteva fregà de meno!» (pag.164-165 opera citata).
Aiuto regista di Federico Fellini, amica intima di Flora Carabella e di Marcello Mastroianni, autrice e regista della prima Canzonissima, collaboratrice della premiata ditta Garinei e Giovannini, regista di opere liriche (Carmen nel 1987 al San Carlo di Napoli) , con 32 film girati e altrettante sceneggiature, è considerata la regista più informale e meno referenziale della commedia all’italiana per la scelta del grottesco come chiave di lettura del mondo contemporaneo.
I titoli dei suoi film sono chilometrici come il suo cognome e i suoi occhiali bianchi iconici. «Ho sempre amato gli occhiali. Ne avevo di tutti i colori. Poi ho preferito quelli bianchi perché hanno quest’aria come di festa estiva: sono solari, balneari. E così ne ho ordinati 5000!»(op. citata)
Tre gli amori della sua vita: Enrico Job, la figlia Maria Zulima e l’arte in tutte le sue sfaccettature.
Il 22 dicembre 2015 il sindaco Luigi de Magistris le ha conferito la cittadinanza onoraria di Napoli.
Auguri di cuore Lina! “La mia vita è una festa, viviamola assieme!”(Federico Fellini, 8 e1/2) e noi continueremo a viverla con te!